Il “Premio dell’Economia e dello Sviluppo” è un importante riconoscimento che la Camera di Commercio di Pordenone e Udine consegna a chi, di anno in anno, si distingue per il proprio quotidiano impegno nel mondo economico e nella società rendendo grande la regione del Friuli Venezia Giulia in Italia e nel mondo.
Ottanta gli imprenditori, le personalità e i lavoratori che quest’anno sono stati premiati per essersi distinti nell'economia regionale. Tra i vincitori nella categoria “Impresa 4.0” c’era Gruppo Illiria, premiata per aver avviato un’importante informatizzazione delle apparecchiature commerciali installate dalla clientela dotando, ad oggi, 6.000 distributori automatici di sistemi che consentono il collegamento da remoto, potendo così monitorare le attività dei punti di ristoro e intervenire direttamente senza ricorrere all’intervento in loco del personale dedicato al rifornimenti e all’assistenza. Un progetto che garantisce maggiore efficienza, tempestività di intervento e riduzione delle criticità, possibilità di elaborare in tempo reale dati di vendita per una migliore calibratura delle tempisitiche, con correlati benefici sull’impatto ambientale.
Durante la cerimonia di premiazione sono intervenute personalità di spicco, che hanno voluto evidenziare il ruolo delle imprese per il futuro dell’Italia. Tra questi il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, che ha ricordato che se c’è lavoro, c’è progresso e sviluppo della società. “Ecco perché questi premi sono fondamentali, per dare speranza alle nuove generazioni".
Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio di Pordenone Udine, ha evidenziato come nonostante le criticità emerse o consolidatesi nel 2022 - la guerra e le sue conseguenze, i costi e la disponibilità delle materie prime, l’inflazione, i costi delle bollette energetiche, "senza dimenticare il Covid che, pur affievolito nella sua pericolosità, è entrato nella nostra quotidianità e dobbiamo sempre prestare attenzione”- il 2022 abbia segnato una ripresa economia.
Il presidente di Confcommercio nazionale Carlo Sangalli ha ricordato che il lavoro unisce quando crea sviluppo e si fonda sulla crescita delle persone e che imprese e collaboratori sono la luce della speranza in un tempo di disillusione. "Ci troviamo – ha aggiunto – in uno dei momenti più bui. Ma le macerie dietro di noi devono essere anche opportunità per migliorare, innovare, rafforzarci. Bisogna assumersi responsabilità, sforzarsi di capire cosa si può fare per affrontare le cose. Assumere il rischio di partecipare”.
A chiudere è stato Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. "La nostra regione – ha rimarcato – è vista come quella che prima di tutte è riuscita a recuperare post crisi pandemica: siamo la regione che ha diminuito il gap tra occupazione maschile e femminile, quella che è cresciuta di più in termini di export pro capite. Questo – ha ricordato Fedriga – è il frutto di una comunità che si è messa insieme, che si è rimboccata le maniche, che ha saputo investire nel momento di difficoltà per ripartire prima possibile. Questa comunità rimane, indipendentemente dal presidente della Regione, ed è la forza di questo territorio, che mi auguro possa sempre più dimostrare quello che vale a livello nazionale e internazionale".