Corporate Social Responsability

Corporate Social Responsability

Non solo profitto ma anche attenzione verso l’ambiente e il sociale.
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Cosa significa CSR? Cosa fa un’azienda socialmente responsabile? A chi sono rivolte le azione messe in campo dalla CSR? Che vantaggi ha l’impresa socialmente responsabile? Queste, e molte altre, sono le domande che in molti si pongono quando sentono parlare di CSR.
Partiamo dunque da una definizione: CSR é l’acronimo di Corporate Social Responsibility, ovvero la capacità di un’impresa di coniugare il profitto con l’attenzione verso l’ambiente ed il sociale. Attività da non considerarsi residuale, ma una scelta strategica capace di incidere sui piani dell’organizzazione nel breve, medio e lungo periodo.
La sua nascita non è recente, il termine fu introdotto per la prima volta negli USA, negli ambienti accademici, a partire dagli anni Cinquanta, quando Howard Rothmann Bowen, economista pioniere dell’analisi del rapporto tra impresa e società considerato il padre della CSR, la definì: “l’obbligo degli uomini di affari di perseguire quelle politiche, prendere quelle decisioni, o seguire quelle linee di azione auspicabili in termini di obiettivi e valori della nostra società”. Con la sua tesi Bowen sosteneva che la responsabilità sociale è quella di prendere decisioni coerenti agli obiettivi dell’impresa, ma anche ai valori della società.

Se è vero che oggi tutti condividiamo i principi base sui quali si fonda la Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) e li consideriamo importanti e imprescindibili, perché ci sono voluti così tanti anni prima che vi si ponesse la giusta attenzione? Come spesso avviene, è una questione culturale e di cambiamento. C’era bisogno di un approccio diverso e di una nuova mentalità imprenditoriale, affinché si superasse il concetto di RSI come ostacolo alle logiche di business e si riconoscesse il suo vero potenziale nella capacità di creare profitto.
E i numeri forniti dal “IX Rapporto sull’impegno sociale delle aziende in Italia” lo confermano. Dalla rilevazione statistica, punto di riferimento nazionale che indaga i comportamenti delle imprese nell’ambito della responsabilità sociale e della sostenibilità, emerge la costante progressione del trend di crescita della diffusione della CSR nelle imprese di medie e grandi dimensioni (aziende con almeno 80 dipendenti).
La cultura e pratica aziendale della Responsabilità Sociale vede un coinvolgimento attivo delle imprese italiane cresciuto quasi del 50% in 18 anni, in particolare appaiono molto diffuse e in consolidamento progressivo le azioni e le iniziative di attenzione ai dipendenti [Fonte Osservatorio Socialis].

Sicuramente l’evento pandemico che ha sconvolto il mondo, ha accelerato i tempi, tanto che oggi la responsabilità sociale d’impresa assume realmente un ruolo influente nelle strategie ed è fonte di vantaggio competitivo.
Ecco allora, che diventa un alleato strategico per superare situazioni di particolare crisi come quella che abbiamo recentemente vissuto e che tuttora ha delle ripercussioni.
Per sopravvivere, crescere e dare solidità al proprio futuro, non è più sufficiente occuparsi unicamente del profitto, ma diventa indispensabile soddisfare le esigenze sociali, ambientali e culturali manifestate dagli stakeholder interni ed esterni all’organizzazione. Attraverso la soddisfazione delle attese dei soggetti portatori di interessi, le aziende sono in grado di generare un valore molto più ampio di quello puramente economico.

In particolare, appagare lo stakeholder-dipendente è un tema chiave della sostenibilità. Molte persone preferiscono lavorare in un’impresa che adotta politiche aziendali che sappiano conciliare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali del territorio e che favoriscano la valorizzazione e la crescita delle persone. Le Risorse Umane e la Responsabilità Sociale d’Impresa sono, quindi, due mondi sempre più integrati tra loro, che lavorano in sinergia per migliorare la qualità della vita lavorativa dei propri dipendenti, li coinvolge direttamente nello sviluppo aziendale favorendo la collaborazione e l’interconnessione tra essi e infondendo una maggiore responsabilizzazione alla creazione condivisa del valore.

Questo è anche il principio ispiratore sul quale si basa il nuovo modello organizzativo di Gruppo Illiria, che guarda ad una logica di struttura non più di tipo funzionale, ma basata su centri di responsabilità diffusa dove la “catena del valore” è paradigma organizzativo centrale. Con questo tipo di organizzazione, ogni singolo collaboratore è portato ad esprimere le proprie potenzialità ed attitudini, valorizzando allo stesso tempo il suo coinvolgimento nei processi aziendali. Consideriamo le “nostre” Persone come il capitale più prezioso, verso il quale riserviamo sempre un occhio di attenzione. Se durante il periodo di emergenza sanitaria abbiamo messo in atto attività volte principalmente a tutelare la salute e la sicurezza di tutti i collaboratori, oggi, in un momento che continua ad essere per diversi aspetti complesso, la priorità è far sentire la vicinanza dell’azienda, attraverso dei programmi pensati per la Persona.
L’impegno di Illiria nella Responsabilità Sociale d’Impresa è in costante crescita, grazie anche all’apertura nel 2021 di un’area dedicata, nella nostra organizzazione, alla CSR.

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