"Credo davvero che sia il nostro business che l'industria del caffè possano essere una forza positiva" sono le parole di Guillaume Le Cunff, CEO di Nespresso, azienda leader nel settore del caffè porzionato.
Una dichiarazione che testimonia un approccio fondato sul miglioramento continuo, sulla creazione di valore condiviso e sull'innovazione.
Un approccio che mira a offrire una tazzina di caffè che abbia anche un impatto positivo. Come?
Con un impegno costante in progetti concreti.
Il primo impegno preso da Nespresso è negli approvvigionamenti, il 100% del caffè è ottenuto da coltivazioni sostenibili. Il secondo si traduce nell’offrire a oltre il 90% dei clienti un facile accesso a un punto di raccolta per riciclare le capsule usate. Il terzo è rivolto al clima e all’ambiente con l’ambizioso obiettivo di rendere le operazioni di Nespresso carbon neutral.
Abbiamo chiesto a Chiara Murano, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana, di raccontarci qualcosa in più sull’impegno di Nespresso verso la sostenibilità.
Abbiamo letto del programma AAA per una qualità sostenibile di Nespresso che ha come obiettivo quello di offrire ai propri clienti un caffè di alta qualità promuovendo al contempo un'agricoltura sostenibile ed equa. Che cosa significa concretamente?
“Abbiamo avviato il programma AAA Sustainable Quality™ di Nespresso nel 2003 con l’obiettivo di sostenere le comunità di coltivatori da cui ci riforniamo di caffè, incoraggiandole ad utilizzare pratiche di coltivazione sostenibili per migliorare la qualità del caffè e le loro condizioni di vita. Le tre “A” corrispondono ai tre pilastri fondamentali di questo approccio: qualità, sostenibilità, produttività. Attraverso il programma AAA stabiliamo relazioni di lungo periodo con i produttori, aiutandoli non solo ad implementare pratiche di agricoltura sostenibile, ma anche a migliorare la qualità e la produttività attraverso formazione, assistenza tecnica e investimenti diretti. Nespresso, infatti, riconosce ai produttori AAA un prezzo del caffè superiore del 30-40% rispetto ai valori di mercato, consentendo ai coltivatori di mettersi al riparo dalla volatilità dell’andamento del settore e della produttività. Per realizzare il programma AAA collaboriamo con diversi partner, tra cui Rainforest Alliance, Fairtrade International, Fairtrade USA, Pur Project, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e, finora, sono oltre 100.000 i produttori di caffè che in 15 Paesi in tutto il mondo hanno aderito al programma AAA Sustainable Quality™. Ad oggi siamo orgogliosi di poter affermare che il caffè proveniente da fonti sostenibili che compone le gamme permanenti di Nespresso supera il 90%.”
Le capsule di caffè professionali sono riciclabili e i fondi di caffè presenti nella capsula utilizzata hanno un altissimo potenziale energetico, per questo Nespresso ha attivato un sistema per il riciclo delle capsule. Ci spiega cosa succede alle capsule che ognuno di noi può raccogliere nei punti di raccolta Nespresso?
“Grazie al nostro progetto “Da Chicco a Chicco”, che nel 2021 ha compiuto i suoi primi 10 anni di vita, ci impegniamo a limitare l’impatto ambientale delle capsule e favorire il riciclo di alluminio e del caffè esausto. Il programma è stato avviato grazie a una convenzione con CiAl (Consorzio Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori) e permette di dare una seconda vita alle capsule esauste di Nespresso. Una volta raccolte nelle apposite aree recycling presenti all’interno delle Boutique Nespresso o in alcune isole ecologiche distribuite sul territorio nazionale, per un totale di 132 punti di raccolta in 74 città italiane, infatti, le capsule esauste vengono trattate e i due materiali che le compongono – l’alluminio e il caffè esausto – vengono avviati a due differenti processi di recupero. L’alluminio viene destinato alle fonderie per essere trasformato in nuovi oggetti come penne, biciclette, coltellini. Il caffè esausto, invece, viene lavorato come compost e utilizzato in una risaia italiana per coltivare riso, riacquistato poi da Nespresso e donato a Banco Alimentare della Lombardia e a Banco Alimentare del Lazio. Finora abbiamo raggiunto risultati importanti: abbiamo recuperato, grazie a “Da Chicco a Chicco”, oltre 6.500 tonnellate di capsule usate, circa 400 tonnellate di alluminio e oltre 3.300 tonnellate di caffè esausto in 10 anni, e siamo riusciti a donare a Banco Alimentare della Lombardia e a Banco Alimentare del Lazio oltre 4.000 quintali di riso, che corrispondono a più di 4 milioni di piatti di riso in totale, supportando circa 300.000 persone e 1.600 strutture caritative ogni anno.“
Nespresso si sta impegnando affinché entro la fine del 2022 la tazza di caffè sia completamente a impatto zero. State infatti continuando a ridurre la carbon footprint di ogni tazza, ovvero la misura che esprime in CO2 equivalente il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto. Quali sono le azioni che avete messo in atto per raggiungere questo ambizioso obiettivo?
“Un elemento cruciale della visione di Nespresso è la decarbonizzazione della propria catena di valore. Con questo obiettivo abbiamo in essere iniziative che ci consentiranno di raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2022, a partire dalla riduzione delle emissioni di carbonio, dalla piantumazione degli alberi all'interno e intorno alle piantagioni di caffè dalle quali ci riforniamo e tramite il sostegno e gli investimenti in progetti di compensazione di alta qualità. Inoltre, abbiamo sviluppato progetti che ci permettono, nell’immediato, di includere l’uso sostenibile dell’energia nelle nostre attività, di muovendoci verso il 100% di energia rinnovabile in tutte le Boutique Nespresso e di incrementare l’utilizzo di biogas all'interno del processo produttivo. In aggiunta, stiamo lavorando a una maggiore circolarità dei nostri prodotti e degli imballaggi, aumentando l'uso di plastica riciclata all'interno delle macchine Nespresso nonché di alluminio riciclato. Negli ultimi anni, la nostra strategia di sostenibilità The Positive Cup ci ha guidato per raggiungere ambiziosi obiettivi. Innanzitutto, siamo riusciti a ridurre l'impronta di carbonio di una tazza di caffè Nespresso del 24% rispetto al 2009. Risultato raggiunto grazie a investimenti nell'espansione dell'uso di energie rinnovabili, all'introduzione di prodotti realizzati con eco-design, all'approvvigionamento di materiali a basse emissioni di carbonio e all'ottimizzazione della logistica.”
Abbiamo poi chiesto a Laura Santori, Coffee Ambassador Nespresso, di raccontarci qualcosa in più su sulle nuove miscele provenienti da culture naturali e biologiche della linea Nespresso Professional. Quali sono queste miscele e quali sono le loro caratteristiche?
“Ad oggi, all’interno delle nostre gamme Nespresso Professional proponiamo due miscele di caffè biologico: Peru Organic e Congo Organic. Peru Organic è un caffè monorigine della gamma Nespresso Professional “Origins” ed è stato il primo caffè Nespresso certificato biologico e anche il primo che proviene al 100% dal Perù. Con spiccate note selvatiche e fresche, Peru Organic è un caffè fruttato caratterizzato da un’acidità ben bilanciata dai suoi aromi contrastanti di cereali dolci tostati. Congo Organic, invece, è entrato a far parte della gamma Professional nell’agosto 2021 ed è un caffè stagionale morbido, con note di cereali tostati e di nocciola e lievemente fruttato.
Si tratta di un nuovo caffè, per la prima volta nella gamma Reviving Origins di Nespresso, una produzione biologica, con un obiettivo importante: supportare la produzione di caffè e sostenere le comunità locali con aiuti concreti in grado di migliorare la vita delle persone nella Repubblica Democratica del Congo. Con il programma “Reviving Origins”, dal 2019, Nespresso lavora per contribuire a ripristinare la produzione di caffè nelle regioni in cui questa è in pericolo, perché il caffè è la linfa vitale di intere comunità in tutto il mondo, ma in molte regioni la sua coltivazione è minacciata per motivi quali disastri ambientali, conflitti e difficoltà economiche. In Congo in particolare Nespresso sta sostenendo la creazione di punti di accesso all'acqua, di cliniche sanitarie itineranti, oltre alla lotta per le disuguaglianze di genere nella coltivazione del caffè, sostenendo una maggiore prosperità per donne e uomini.
Un passo importante, per noi di Nespresso, quello di inserire caffè biologici all’interno delle nostre gamme.
Biologico certificato significa un sistema complessivo di gestione dell'azienda agricola e di produzione che combina le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la conservazione delle risorse naturali e l'applicazione di elevati standard di benessere.”