Oggi vi raccontiamo la storia del legame che c’è tra le api e Gruppo Illiria.
Partiamo dal principio!
Tutto è incominciato nel 2019 quando abbiamo dato vita al progetto #NonTiScordarDiMe, un tour itinerante durante il quale ci siamo impegnati a ripulire dalla plastica alcuni luoghi del Friuli Venezia Giulia. Un’iniziativa che ha portato a un risultato straordinario e inaspettato: 31.936 bottiglie raccolte tra il 2019 e il 2021.
Ma non finisce qui!
Ad ognuna di queste bottiglie abbiamo corrisposto una piccola cifra che si è via via trasformata in una somma considerevole che a sua volta ha dato vita ad un altro grande progetto: l’adozione di alcuni Alveari Bio dell’Azienda Agricola Canais di Giuliano Marini.
Perché abbiamo scelto gli alveari? Perché le api sono in pericolo e sono il primo anello della catena naturale, il cui stato di salute è fondamentale per la vita di tutti gli esseri viventi.
Nonostante siano piccole, il loro ruolo è fondamentale: fino al 35% della produzione di cibo a livello globale dipende dal ruolo svolto dalle api. Delle 100 colture da cui dipende il 90% della produzione mondiale di cibo, 71 sono legate al loro lavoro di impollinazione e, solo in Europa, ben 4mila diverse colture crescono grazie alle api (dati Unep – United Nations Environment Programme).
Abbiamo chiesto a Giuliano Marini, il maggiordomo delle api - come ama definirsi lui stesso -, di raccontarci qualcosa in più sul magnifico e affascinate mondo delle api.
Ci racconti qualcosa di lei e di come è nata la passione per le api?
“È stato per pura casualità, ero andato ad aiutare mia cugina nella sua azienda che produce verdure biologiche e mi sono ritrovato, anziché ad aiutare lei, ad aiutare suo marito con gli alveari.”
Cosa le piace delle api e del convivere con loro?
“Senza ombra di dubbio mi affascina l’importanza del loro ruolo nel nostro ecosistema. Amo, poi, amo il silenzio quando sono insieme a loro.”
Quando siamo all’aperto, magari mentre mangiamo, se un’ape ci vola vicino ne siamo spaventati. Sono davvero così pericolose? Dobbiamo temerle?
“Le api pungono solo quando invadi la loro vita. Un esempio? Se si prova a toccare un'ape mentre è su un fiore, lei scapperà. Se si prova a fare la stessa cosa con una vespa, lei ti verrà addosso.”
Le api sono degli insetti sociali evoluti, organizzati secondo un criterio rigidamente matriarcale. Da una parte primeggia la figura della regina, che funge da polo di attrazione, dall’altra quella apparentemente silenziosa delle operaie, che garantiscono l’efficacia dell’intero sistema di gestione, dalla costruzione delle cellette alla pulizia dell’arnia, dalla produzione di cera alla cura e alla nutrizione delle larve, dalla raccolta del nettare alla produzione e all’immagazzinamento del miele.
Chi è l’ape regina, come e quanto vive?
“L’ape regina è la madre di tutte le api che si trovano in un alveare. È l'unica che depone le uova e rilascia dei ferormoni per comunicare con le sue figlie. Si fa nutrire dalle ‘damigelle’ e vive 3/4 anni.”
Gli scienziati stimano che se non ci fossero le api, centinaia di specie di piante scomparirebbero. La loro opera di impollinazione è assolutamente necessaria per lo sviluppo di numerosi frutti e molte verdure, come le pere, le mele, le zucche, angurie, kiwi, zucchine, pesche, albicocche e molto altro.
Quanto sono importanti invece le api per il nostro ecosistema?
"Impollinare significa portare polline da un fiore e un altro, si tratta di fecondazione. Le api hanno dunque un'importanza vitale, così come tutti gli insetti impollinatori.”
Quali sono le caratteristiche di un Alveare BIO?
“Dal punto di vista della conduzione dell’alveare non si deve utilizzare la chimica, le api vanno tenute in territori a basso impatto ambientale, non bisogna tagliare le ali alla regina e usare cera senza sostanze chimiche che altrimenti poi finirebbero nel miele, ma ci sono molte altre regole da rispettare. Da un punto di vista umano invece l’attenzione verso le api deve essere anteposto all'interesse per la produzione di miele.”
Come possiamo essere certi di comprare un miele fatto in modo etico?
“L’unico modo è sapere qualcosa delle api, del miele, del polline, della propoli, della pappa reale, infine conoscere l'apicoltore e confrontarsi con lui.”